Teca.
Il terrario per
allevare i Ramulus artemis cambia a seconda della quantità di
esemplari che si posseggono. Ovviamente più la teca sarà grande e
più il numero di individui sarà elevato. Essa deve presentare una
buona aerazione. Si può optare per teche fatte a mano con un lato o
due in rete ( farò vedere quella che ho costruito io in un post a
parte ) oppure utilizzare terrari in vetro per rettili della marca
Exo-Terra o simili. Per 6-7 esemplari adulti la teca deve essere
grande minimo 30 cm di larghezza x 30 cm di lunghezza x 40 cm di
altezza. Ovviamente queste sono misure indicative e occorrerà
regolarsi di conseguenza. Il fattore essenziale è comunque
l'altezza: durante il loro sviluppo, i R. artemis compieranno delle
mute rimanendo appesi nella zona alta della teca. Se quest'ultima è
troppo bassa si rischia di causare problemi al fasmide. Solitamente
la regola dell'altezza ci consente di comprendere quanto debba essere
alta la teca: minimo 3 volte la lunghezza del fasmide adulto in
allevamento. Nel caso del Ramulus artemis:
Altezza teca =
Lunghezza massima adulto R. artemis x 3 = 12.5 cm x 3 = 37,5 cm
37,5 cm è l'altezza
minima della teca per R.artemis.
Per quanto concerne
il substrato esso non ha rilevanza. Potremo usare scottex oppure un
substrato più complesso come terriccio o torba, ma quest'ultima
opzione la sconsiglio. Mentre lo Scottex rimane umido e pulito, il
substrato di terriccio può andare incontro alla nascita di muffe a
causa dell'elevato numero di escrementi prodotti da questo fasmide e
dalla nebulizzazione continua.
Un altro motivo del
perché usare lo Scottex è la facilità di pulizia e la possibilità
di rendere più semplice la ricerca delle uova. Quest'ultime infatti
sono di un color marrone scuro e sul terriccio sarebbero
difficilmente rintracciabili.
Umidità.
Per rendere umida la
nostra teca consiglio da 1 a 2 nebulizzazioni al giorno. Ovviamente
anche qui entrerà in gioco l'autogestione della nebulizzazione: nel
periodo estivo le nebulizzazioni potrebbero essere di numero
maggiore, mentre in inverno potrebbero arrivare ad 1 sola abbondante
al giorno.
Alimentazione.
L'alimentazione dei
R.artemis è abbastanza varia. Questi magnifici artropodi si nutrono
di rovo oltre altre tipologie di piante come quercio, rosa ed edera.
Personalmente ho sempre somministrato loro rovo e non ho avuto mai
alcun problema di carenza alimentare o di altra tipologia.
Riproduzione
Questi fasmidi sono
soliti riprodursi per sola via partenogenica. Ciò significa che
tutti gli esemplari sono femmine e possono produrre uova “attive”
capaci di schiudersi e dare vita a neanidi identiche alla madre. In
natura non è stato ancora individuato il maschio di questa specie.
Ne deriva che tutti gli esemplari allevati sono femmine.
Uova.
Le uova sono piccole
e lunghe circa 5mm. Sono irregolari nella forma ma è possibile
distinguerle nel substrato grazie ad una zona tagliata di netto (
apice dell'uovo) ed uno spessore relativamente sottile. Ricordo
inoltre che la percentuale di nascite è del 99% quindi occorrerà
gettare via le uova in eccesso. Per eliminarle i metodi sono vari,
dal congelamento alla rottura meccanica delle uova. Su quale metodo
utilizzare per disfarvi delle uova siete liberi di scegliere il
vostro preferito ma occorre ricordare sempre che nessun uovo deve
essere gettato all'aperto: si rischia di dar inizio ad una colonia di
R. artemis che potrebbe causare uno squilibrio nel nostro ecosistema!
Ovviamente, grazie alle basse temperature presenti nel nostro paese,
è molto difficile che una colonia di R. artemis possa sopravvivere
l'intero anno, ma certamente è meglio non rischiare. Inoltre ho
saputo da un mio carissimo amico di R.artemis ( da lui allevati ) che
sono stati capaci di sopravvivere per parecchie notti fuori, sul suo
balcone, al gelo ( 5° C circa - inverno ), senza apparentemente
risentirne minimamente! Ecco perché è sempre meglio non rischiare!
Conclusione.
Dopo aver stilato
questa scheda d'allevamento spero di aver dato a voi tutti la
possibilità di allevare dignitosamente queste splendide creature e
di aver alimentato in voi quella passione entomologica che così
tanto contraddistingue coloro che sanno apprezzare la vita e la
natura in tutte le sue forme.
Pronti per avere i
vostri Ramulus artemis domestici!?